Dopo avervi dato qualche gustoso e salutare consiglio per cominciare al meglio la giornata, per proseguire sulle note del benessere, continuiamo con un pranzo appetitoso e light ma non troppo. Qualche piccola tentazione ce la concederemo di sicuro.
L'importante è che rispetti il nostro organismo e le sue esigenze nutrizionali e sia in armonia con i ritmi della natura. Parola d'ordine, dunque, biologico.
Come sottolinea infatti Franco Berrino, medico ed epidemiologo, esperto in nutrizione, la grande contraddizione nutrizionale che stiamo vivendo in quest'epoca è che finiamo per essere degli "obesi denutriti". Vale a dire che il cibo spazzatura e quello fast food che, sempre più spesso, a causa dei ritmi di vita sincopati, hanno sostituito le buone abitudini alimentari tipiche della dieta mediterranea, sono causa di obesità, essendo ricchi di grassi e zuccheri, ma lasciano il corpo privo di sostanze nutritive fondamentali come le proteine, le vitamine, i sali minerali e le fibre.
Inoltre, sempre più spesso, i nostri cibi, a partire dalle farine, sono eccessivamente raffinati. Ciò vuol dire che queste farine "sono vuote". Solo belle da vedere, con il loro luccichio e da assaporare.
Meglio evitare allora le farine 00 e puntare, magari su quelle che partono dall'1 in poi. Magari all'inizio storceremo un po' il naso, perché non siamo abituati a questi sapori (e di sapore intenso e autentico si parla), ma piano piano impareremo a riassaporare e ad apprezzare. Ricordiamo , infatti, che anche il gusto, come ogni cosa va "educato" e guidato". Anche nel fare a meno, in alcuni casi, di alcune componenti, che spargiamo o ingurgitiamo in abbondanza, come nel caso, ad esempio, degli zuccheri aggiunti o del sale.
Il sale potrebbe essere sostituito da una miriade di spezie profumate e gustose, che si abbinano a vari tipi di cibo ed hanno le loro specifiche caratteristiche. Esse, inoltre, attraverso un utilizzo continuativo, avranno innumerevoli effetti positivi sulla nostra salute.
Sul fronte dello zucchero bianco, poi, in alcuni casi, come quando sorbiamo un tè (in foglia) andrebbe rigorosamente evitato, perchè "avvelena" oltre che il cervello e l'organismo anche il sapore, impedendo alle nostre papille gustative di riconoscerne il flavour reale e di apprezzarlo.
La soluzione sul fronte di pasta , pane e zucchero di canna potrebbe essere, apparentemente, quella di scegliere la formula integrale, ma anche in questo caso bisogna fare attenzione.
Sul fronte dello zucchero, infatti, solo per fare un esempio, si tratta spesso di un "grande inganno". Ad un occhio attento che sappia leggere l'etichetta non sfuggirà, infatti, che si tratta di un finto zucchero di canna, colorato, ad esempio, con la melassa. A tradirlo il fatto che i granelli siano perfettamente separati, mentre lo zucchero di canna reale, il Mascobado per intenderci, ha granelli diseguali e che si "impastano" tra loro, come effetto della sua peculiare consistenza.
Lo stesso vale per la pasta integrale: attenzione che non venga raffinata e che la crusca non venga aggiunta a posteriori, perchè altrimenti le proprietà nutritive sarebbero comunque andate "sprecate".
Ecco perchè vi consiglio (l'ho provata ed è gustosissima) la pasta Fibrella, prodotta dal pastificio Leonessa (http://www.pastaleonessa.it/prodotti.aspx?idCategoria=9&promo=).
Così acquolinosa da viziare persino le papille gustative dei bimbi, di solito diffidenti verso cibi integrali e verdurine varie.
Pennette, trofie, gnocchetti sardi, fusilli, rigatoni, mezzanelli, mezze maniche, pennucce, maccheroncini rigati e chi più ne ha più ne metta.
Ce n'è davvero per tutti i gusti. Un minuetto di sapori che si sposano benissimo con i prodotti del territorio: noci, peperoni, provola, funghi, mozzarella di bufala, un tocco di pancetta, l'aggiunta di un pizzico di piccantino particolare con una grattata di zenzero fresco, asparagi, ricotta, melanzane, crema di zucca e.... via alla fantasia!
A fine pasto optiamo per un dolce dietetico e davvero invitante: gallette di riso integrale bio con cioccolato fondente, prodotte dall'azienda Sapore di Sole (http://www.saporedisole.com/). Anche qui lo zucchero contenuto è rigorosamente di canna.
Se ci vogliamo concedere un piccolo "sgarro", in concomitanza con la pausa-caffè postprandiale, niente di meglio che ingolosirlo con un mezzo cucchiaino di Steviella (https://www.stevias.it), crema artigianale alla nocciola, nella versione arricchita con cioccolato fondente.
Buon appetito e salutare digestione!
L'importante è che rispetti il nostro organismo e le sue esigenze nutrizionali e sia in armonia con i ritmi della natura. Parola d'ordine, dunque, biologico.
Come sottolinea infatti Franco Berrino, medico ed epidemiologo, esperto in nutrizione, la grande contraddizione nutrizionale che stiamo vivendo in quest'epoca è che finiamo per essere degli "obesi denutriti". Vale a dire che il cibo spazzatura e quello fast food che, sempre più spesso, a causa dei ritmi di vita sincopati, hanno sostituito le buone abitudini alimentari tipiche della dieta mediterranea, sono causa di obesità, essendo ricchi di grassi e zuccheri, ma lasciano il corpo privo di sostanze nutritive fondamentali come le proteine, le vitamine, i sali minerali e le fibre.
Inoltre, sempre più spesso, i nostri cibi, a partire dalle farine, sono eccessivamente raffinati. Ciò vuol dire che queste farine "sono vuote". Solo belle da vedere, con il loro luccichio e da assaporare.
Meglio evitare allora le farine 00 e puntare, magari su quelle che partono dall'1 in poi. Magari all'inizio storceremo un po' il naso, perché non siamo abituati a questi sapori (e di sapore intenso e autentico si parla), ma piano piano impareremo a riassaporare e ad apprezzare. Ricordiamo , infatti, che anche il gusto, come ogni cosa va "educato" e guidato". Anche nel fare a meno, in alcuni casi, di alcune componenti, che spargiamo o ingurgitiamo in abbondanza, come nel caso, ad esempio, degli zuccheri aggiunti o del sale.
Il sale potrebbe essere sostituito da una miriade di spezie profumate e gustose, che si abbinano a vari tipi di cibo ed hanno le loro specifiche caratteristiche. Esse, inoltre, attraverso un utilizzo continuativo, avranno innumerevoli effetti positivi sulla nostra salute.
Sul fronte dello zucchero bianco, poi, in alcuni casi, come quando sorbiamo un tè (in foglia) andrebbe rigorosamente evitato, perchè "avvelena" oltre che il cervello e l'organismo anche il sapore, impedendo alle nostre papille gustative di riconoscerne il flavour reale e di apprezzarlo.
La soluzione sul fronte di pasta , pane e zucchero di canna potrebbe essere, apparentemente, quella di scegliere la formula integrale, ma anche in questo caso bisogna fare attenzione.
Sul fronte dello zucchero, infatti, solo per fare un esempio, si tratta spesso di un "grande inganno". Ad un occhio attento che sappia leggere l'etichetta non sfuggirà, infatti, che si tratta di un finto zucchero di canna, colorato, ad esempio, con la melassa. A tradirlo il fatto che i granelli siano perfettamente separati, mentre lo zucchero di canna reale, il Mascobado per intenderci, ha granelli diseguali e che si "impastano" tra loro, come effetto della sua peculiare consistenza.
Lo stesso vale per la pasta integrale: attenzione che non venga raffinata e che la crusca non venga aggiunta a posteriori, perchè altrimenti le proprietà nutritive sarebbero comunque andate "sprecate".
Ecco perchè vi consiglio (l'ho provata ed è gustosissima) la pasta Fibrella, prodotta dal pastificio Leonessa (http://www.pastaleonessa.it/prodotti.aspx?idCategoria=9&promo=).
Così acquolinosa da viziare persino le papille gustative dei bimbi, di solito diffidenti verso cibi integrali e verdurine varie.
Pennette, trofie, gnocchetti sardi, fusilli, rigatoni, mezzanelli, mezze maniche, pennucce, maccheroncini rigati e chi più ne ha più ne metta.
Ce n'è davvero per tutti i gusti. Un minuetto di sapori che si sposano benissimo con i prodotti del territorio: noci, peperoni, provola, funghi, mozzarella di bufala, un tocco di pancetta, l'aggiunta di un pizzico di piccantino particolare con una grattata di zenzero fresco, asparagi, ricotta, melanzane, crema di zucca e.... via alla fantasia!
A fine pasto optiamo per un dolce dietetico e davvero invitante: gallette di riso integrale bio con cioccolato fondente, prodotte dall'azienda Sapore di Sole (http://www.saporedisole.com/). Anche qui lo zucchero contenuto è rigorosamente di canna.
Se ci vogliamo concedere un piccolo "sgarro", in concomitanza con la pausa-caffè postprandiale, niente di meglio che ingolosirlo con un mezzo cucchiaino di Steviella (https://www.stevias.it), crema artigianale alla nocciola, nella versione arricchita con cioccolato fondente.
Buon appetito e salutare digestione!
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